Coach Piero Coen siede sulla nostra panchina da circa un mese e mezzo, lo abbiamo sentito alla vigilia della prima giornata del girone di ritorno.
Ecco le sue parole.
Tante panchine importanti nel suo percorso, ma Montegranaro mancava: cosa lo ha portato ad accettare la nostra proposta?
Ho avuto la fortuna di allenare diverse squadre importanti. Sicuramente, dopo la scelta di non allontanarmi dalla famiglia, Montegranaro rappresentava un’opzione prestigiosa.
Per cui, quando ho ricevuto la chiamata, seppur in un campionato che non conosco, con i presupposti di poter ricostruire la Sutor dalle fondamenta, con i dovuti tempi, mi è sembrata un’occasione da poter accettare.
Dopo 6 partite, possiamo tracciare un primo piccolo bilancio: come sta lavorando la squadra?
Per poter fare un bilancio dovrei avere una conoscenza più approfondita di questo campionato che io ancora non ho.
Quello che io posso valutare, è che il campionato si divide in due tronconi: ci sono tre squadre fuori portata per tutti e poi le altre.
Il bilancio sarà da verificare più avanti, ci sarà da soffrire tantissimo per quello che ho visto fino ad oggi.
La squadra sta lavorando: il gruppo non era abituato ad una certa intensità e attenzione sui particolari, capisco quindi che i ragazzi possano fare fatica in questo senso.
Ci sono però delle risposte importanti e sto vedendo delle risposte da parte di qualche giocatore, occorre ancora tempo per poter vedere dei cambiamenti significanti.
Io sono qua da un mese e di tempo per lavorare non ne è stato molto, ma comunque sufficiente per vedere dei segnali.
L’ ultima partita ha evidenziato come alcuni giocatori adesso abbiano idee un pochino più chiare rispetto a prima, mentre altri sono un po’ più in difficoltà. Mi auguro che col tempo tutti si adeguino.
Guardiamo avanti, il girone di ritorno sta per iniziare: cosa si attende coach Coen da qui in avanti?
Quello che mi attendo è di lavorare bene in palestra, sarà poi il tempo a determinare se saremo riusciti a ottenere dei miglioramenti, sia a livello individuale, sia a livello di squadra.
Mi aspetto quindi attenzione e applicazione da parte di tutti i ragazzi per poter fare poi a fine anno un resoconto e individuare chi, a fine anno, meriterà di continuare la propria esperienza in maglia Sutor.
La Bombonera è nota per essere un ambiente caldo: vuole mandare un messaggio ai nostri tifosi che la popolano ogni domenica?
La Bombonera ha sempre avuto un fascino particolare: io l’ho vissuta sempre da avversario, prima come giocatore poi come allenatore e ho tanti bei ricordi.
Il calore dei tifosi della Sutor è ben noto e ce lo stanno dimostrando anche in queste partite nonostante la capienza ridotta.
Mi auguro che il pubblico sia sempre più numeroso e mi auguro di poter ripagare questo calore con il massimo dell’impegno e della disponibilità da parte di tutti,